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07
DIC
2020

Tempo come occasione

“Tempo come occasione”: così vogliamo definire e vivere il tempo in questa quarta settimana di Avvento. Scriveva il Card. Martini: «Il rapporto che il cristiano vive col tempo appare, a prima vista, paradossale: il tempo è per il cristiano, da un lato, qualcosa di prezioso, di denso, di pieno, e dall’altro, qualcosa di leggero, di relativo».

Quello che noi calcoliamo coi nostri orologi e coi calendari, ossia il tempo cosmico o cronologico, altro non è che un tempo al quale noi ci sottomettiamo, e che non possiamo per nulla dominare. E in tal senso il tempo è qualcosa di leggero, di relativo, che scorre inesorabilmente come la sabbia tra le dita. Dall’altra, il tempo è qualcosa di denso, di pieno, di prezioso, perché, dopotutto, è in esso che noi ci muoviamo ed esistiamo, ed è al suo interno che noi cerchiamo un senso allo scorrere dei nostri giorni. Questo senso il cristiano lo cerca nell’unica realtà che perdura nel tempo e che non è soggetta a svanire nel nulla: Dio. Quello che il credente cerca di decifrare nelle pieghe del tempo che passa è proprio la sua compagnia che mai viene meno. E quello che egli cerca di scorgere nella vita di ogni giorno sono le sue tracce di Padre che parlano di carità, compiono gesti di speranza, profumano di fede, illuminano ogni cosa di eterno. L’occasione del tempo è tutta qui: vivere la nostra vita non succubi della paura o rassegnati rispetto al male e agli imprevisti. Non vittime ma protagonisti, non viandanti smarriti ma pellegrini che conoscono la meta, non corridori stanchi perché hanno perso di vista il traguardo.

Per riscoprire il valore del tempo, come occasione grande per la vita, scegliamo di vivere lungo tutta la settimana la Messa feriale, in una delle nostre Chiese, o in qualsiasi altra Chiesa: è l’occasione di dare al tempo il nutrimento dell’Eucarestia, “pegno della gloria futura”, che ci è data già ora. E’, insomma, una grande occasione!

Don Nazzareno