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DIC
2020

Il ritmo del tempo

Per cogliere il ritmo del tempo mi piace osservare le persone. Alla soglia dei quarant’anni mi accorgo che il tempo cammina in modo diverso, a seconda delle persone. Con alcuni il tempo procede al passo, con altri va al trotto, con altri va al galoppo. Ma con alcuni se ne sta del tutto immobile, senza muovere un passo.

Il tempo è nelle nostre mani, ne possiamo usare quanto vogliamo, nel modo che vogliamo. Ma non si cura di noi. Che lo viviamo o meno corre e va. E lascia il segno. Segni di vita attiva, affannosa, preoccupata, ansiosa, soddisfacente, ricca, esaltante… o tremenda e ingrata, ingiusta e sterile. Nella Grecia antica diversi pensatori descrivevano il tempo come un animale mitico e vorace. Divora tutto ma lo fa con ritmi differenti e pur essendo tempo cronologico uguale per tutti, è ben diverso come lo viviamo.

Nel cristianesimo fu grande l’esperienza di San Benedetto da Norcia: in monastero, il grande principio che regola la vita quotidiana è che c’è un tempo per tutto. Questo vale sia per le attività le più spirituali, che per le altre. Chi legge la Regola vede in effetti che san Benedetto educa con tanta cura sia a proposito dell’ora del pasto e del sonno, sia su quelle della preghiera liturgica, del lavoro manuale e della lectio divina. Ciò per una ragione molto semplice: l’equilibrio della giornata esige che ogni attività abbia un posto ben definito. Il monaco non prega, non lavora, non studia, non dorme e non mangia quando trova il tempo o quando gli aggrada, ma quando è l’ora di farlo. Questo non è possibile che per mezzo di alcuni princìpi.

  1. Avere il senso delle priorità.
  2. Quindi essere capaci di dire STOP… in particolare alla pressione del ritmo del mondo.
  3. Iniziare ogni attività quando dev’essere (avviso ai pigri!), ma anche saperla terminare quando dev’essere (avviso agli appassionati!).

 

Insomma, mi accorgo anch’io che vivere il tempo è la cosa più impegnativa e difficile. Non basta riempirlo di azioni e neppure sognarlo come un letargo. Il tempo cambia sempre non è mai uguale. Noi dobbiamo ininterrottamente vagliarlo e impiegarlo. Questa settimana l’impegno di Avvento può aiutarci: vivo intensamente la Novena di Natale, nove giorni da seguire e a cui dare un ritmo preciso.

Vivere il tempo è un’arte, un esercizio, un dovere.

Per questo è bello vivere!

Don Nazzareno