Come di consueto condividiamo le parole di Don Mauro, parroco della Comunità Pastorale Paolo VI.

In questa prima settimana di Quaresima ci siamo messi in cammino come i due discepoli di Emmaus e lo abbiamo fatto con la settimana degli esercizi spirituali.

Un gruppo significativo di persone ha camminato insieme, in ascolto della Parola di Dio sperimentando che Gesù continua a camminare con noi.

I fatti di cronaca che ogni giorno aumentano ansie e preoccupazioni sembrano smentire tale esperienza di condivisione del cammino di Dio con gli uomini e le donne. Ancor più sembrano giustificare delusione e rassegnazione.

Un cristiano come sta, oggi, nella storia? Sta solo per annotare orgogli e soprusi di prepotenti o faccendieri, da qualunque parte siano schierati? Sta rassegnato preparandosi ad esiti ancora più drammatici? Sta come un “utile idiota”, pedina di un meccanismo proiettato verso la negazione della dignità di ogni persona, quasi come un soprammobile guardato, nel migliore dei casi, con nostalgia ma ritenuto ormai inutile e insignificante?

Un cristiano oggi più di ieri sta nella storia come sale della terra, luce del mondo, lievito nella pasta. Concretamente sta in viaggio, per strada con la fiaccola della preghiera di lode e intercessione, il sale della carità operosa e il lievito del lavorio per la riconciliazione e la pace.

Oggi più che mai un discepolo di Cristo si rimette in viaggio come i due di Emmaus, come la donna samaritana, come Pietro e Tommaso, come il malfattore perdonato, magari un po’ affaticato, forse un po’ intristito e sulla difensiva ma per strada, in viaggio verso un incontro temuto e desiderato, evitato ma necessario, negato ma indispensabile per vivere una vita dignitosa e pacificata. Un autore scrive:

“noi cristiani siamo di nuovo per strada. Per qualche secolo ci eravamo convinti di avere fissa dimora in un mondo immutabile. Invece la storia ci ha rimessi in viaggio. In compagnia di questa umanità irrequieta che con innegabile coraggio continua a cercare se stessa. Una folla planetaria di essere umani in frenetico movimento…” Certo in cammino, per strada ma non a caso e per caso! “Signore dammi di quell’acqua che disseta per la vita eterna!

Don Mauro