“Giovanni è mio fratello. E questa è la mia storia. Io di anni ne ho diciannove, mi chiamo Giacomo”.
Che effetto strano incontrare l’autore di un bestseller! Fa ancora più effetto se è poco più grande dei nostri ragazzi, ma sa catturare la loro attenzione su un tema non semplice che è quello del rapporto di ciascuno con la diversità. Il fratello di cui parla Giacomo è speciale: ha un cromosoma in più, ha la sindrome di down. Ci sono voluti dodici anni perché Giacomo imparasse a vederlo davvero, a entrare nel suo mondo e a lasciare che gli cambiasse la vita. Come il libro che ha scritto, Giacomo parlando con i ragazzi ha saputo stupire, commuovere, divertire e far riflettere.
Provate a chiedere loro di Robinson Crusoe, del bene e del male…
Provate a chiedere dell’incontro con Davide, che è Down come Giovanni, ma ringrazia Dio per non averlo fatto come i bulli che lo offendono perché “a loro è andata peggio: sono nati senza cuore”.
Ebbene sì è una questione di cuore, si tratta di “amare, non di scegliere la persona da amare”, amare anche quando ci troviamo accanto qualcuno che non abbiamo scelto!
Grazie Giacomo!