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04
APR
2021

Davanti al sepolcro vuoto

Il Vangelo di Luca ci racconta quello che accade il mattino di Pasqua

“Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato.  Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo?  Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, dicendo che bisognava che il Figlio dell’uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno». Ed esse si ricordarono delle sue parole.
E, tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli. Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero ad esse.
Pietro tuttavia corse al sepolcro e chinatosi vide solo le bende. E tornò a casa pieno di stupore per l’accaduto”. (Luca 24,1-12)

Mi hanno colpito l’“incertezza” delle donne impaurite, l’incontro, l’annuncio e lo stupore di Pietro.

In qualche modo descrivono l’incertezza che anche noi viviamo ogni giorno di questi anni così particolari, incertezza che si supera con la ricerca e nell’incontro con Colui che ci salva e ci rende capaci di annunciare agli altri la salvezza.

Faccio mio l’augurio di Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana, decimo successore di don Bosco, e lo rivolgo a voi tutti “continuo ad augurarvi un anno pieno di speranza, di autentica e vera speranza, vi invito anche a sognare, a non rinunciare a lasciarvi sorprendere dalla bellezza e dall’incredulità della vita”.

Buona Pasqua!

Anna Asti