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31
MAG
2020

Una barca che anela al mare

Carissimi,

in queste settimane che ci accompagnano al termine dell’anno scolastico ho avuto la possibilità di incontrare tutti i ragazzi e i genitori degli studenti di 3^ secondaria che si avviano agli Esami di stato. Negli occhi dei primi si scorge il luccichio che vedo anche in quelli di mio figlio che dovrà sostenere gli Esami di maturità, un luccichio carico di emozione, impazienza, desiderio. E in quelli di noi adulti? Cosa leggiamo? Preoccupazione? Voglia di portarli in braccio in questo momento? 

Ho cercato di darmi una risposta come preside, come mamma. La risposta che mi sono data (e che ho già condiviso con alcuni) è racchiusa in uno sguardo, lo sguardo che mi suggerisce una delle poesie dell’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters: George Gray, un uomo che non ha mai vissuto pienamente.

“Molte volte ho studiato
la lapide che mi hanno scolpito:
una barca con vele ammainate, in un porto.
In realtà non è questa la mia destinazione
ma la mia vita.
Perché l’amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno;
il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura;

l’ambizione mi chiamò, ma io temetti gli imprevisti.
Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.
E adesso so che bisogna alzare le vele
e prendere i venti del destino,
dovunque spingano la barca.
Dare un senso alla vita può condurre a follia,
ma una vita senza senso è la tortura
dell’inquietudine e del vano desiderio.
È una barca che anela al mare eppure lo teme”.

Lo sguardo è quello di chi ha consapevolezza che possiamo fare molto perchè i nostri ragazzi, non solo quelli di terza secondaria, non perdano il significato del proprio vivere e posseggano la speranza e il coraggio per alzare le vele che conducono alla realizzazione di sé. In questo momento così particolare è un invito anche a noi adulti.

C’è un album di De André che è ispirato all’antologia da cui è tratta questa poesia e c’è un personaggio che compare in due brani, è “Il suonatore Jones”, un uomo longevo, «che giocò con la vita per tutti i novant’anni», forse l’unico personaggio dell’album ad aver vissuto una vita che non fosse misera e penosa, quasi il contrario di George Gray. Lui sapeva offrire la faccia al vento. Noi sappiamo farlo? Soprattutto, sappiamo far capire ai nostri ragazzi che vale la pena di farlo anche quando la vita, come mi hanno scritto due mamme una ieri sera e una questa mattina, diventa difficile e le parole o i comportamenti degli altri ci feriscono?

Jones ha la capacità di vedere la bellezza della vita dove tutti gli altri vedono miseria. Forse la strada è questa.

A voi tutti che giorno dopo giorno mi aiutate a scoprire e a far scoprire la bellezza il mio grazie riconoscente.

Anna Asti