Tel. 02 918 55 89
31
MAG
2020

Non lasciatevi rubare la speranza

Carissimi,

oggi ho scritto e riscritto questa lettera numerose volte nel tentativo di trovare le parole giuste.

Ieri sera abbiamo recitato il S. Rosario in diretta streaming dalla nostra scuola sul canale Youtube della Comunità Pastorale.

Il Rosario è stato un’occasione per stringersi “a distanza” e pregare insieme.

Una volta terminato ho preso il cellulare e ho trovato un messaggio con cui una persona che seguiva da casa mi segnalava che qualcuno nella chat della diretta aveva scritto cose che nessuna persona rispettosa degli altri e di quello in cui credono dovrebbe scrivere. Mi sono arrabbiata molto, non ci ho dormito. Se fossero stati alunni della scuola (e dal poco che ho visto non lo erano) sarei intervenuta subito, chi mi conosce davvero sa che sono fatta così.

Potrei continuare ad essere amareggiata, a dar seguito alle chiacchiere, ma preferisco seguire uno degli inviti di papa Francesco: “Non lasciatevi rubare la speranza”. Non ho nessuna intenzione di farlo.

La mia speranza sono i bambini e i ragazzi, ma lo sono anche tutti gli adulti che ogni giorno si danno da fare per un mondo migliore e sono tanti.

In settimana una delle nostre insegnanti mi ha parlato di C.S. Lewis. Sono andata a rileggere qualche articolo su questo autore di cui non sentivo parlare da anni e mi ha colpito molto il suo essere il «convertito più riluttante della storia» come lui stesso si definì prima di quella notte del 1929 in cui «ad un certo punto – disse – mi arresi, riconobbi che Dio era Dio». Si trattava di una conversione niente affatto scontata perchè aveva perso la fede dopo la morte della madre. Di lui Antonio Giuliano scriveva anche “Da uno dei suoi maestri, quel genio di G.K. Chesterton, aveva capito che il segreto del cristianesimo è la gioia. E infatti Lewis dirà: «Comincio a sospettare che il mondo si divida non solo in felici e infelici, ma in chi ama la felicità e in chi, per quanto strano possa sembrare, non la ama affatto»”.

Personalmente amo la felicità e, proprio come Lewis scriveva, credo che “Davanti a noi stanno cose migliori di quelle che ci siamo lasciati alle spalle”.

Qualche minuto fa mi ha scritto a una mamma che mi ha inviato due brevi video e il suo grazie, in realtà sono io a dover ringraziare lei che mi ha ridato la giusta prospettiva e voi tutti che giorno per giorno siete la mia “compagnia” nel cammino, come avevo avuto modo di scrivere qualche settimana fa.

Un abbraccio riconoscente

Anna Asti