Nella IV domenica di Quaresima si mette a fuoco la storia del cieco nato e da come lui si è fidato di Gesù.
Proviamo ad immedesimarci anche noi in questo personaggio del Vangelo e chiediamoci quali siano le nostre cecità. Cosa ci impedisce di fidarci di Gesù?
Ecco il testo del Vangelo “Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo».
Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro.
Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!».”.
Il nostro impegno sia allora quello di aprire gli occhi quando
– vediamo solo a partire dalla nostra prospettiva.
– non ci accorgiamo di chi abbiamo intorno.
– vediamo solo i nostri bisogni.
– ci chiudiamo e non ci fidiamo di nessuno.