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DIC
2015

Il discorso del Santo Padre all’Associazione genitori Scuole Cattoliche

Sabato, 5 dicembre 2015 nella Sala Clementina il Santo Padre ha parlato ai rappresentanti dei genitori delle scuole cattoliche (Agesc).
Facciamo nostre alcune sue riflessioni quali “l’importanza di promuovere un’educazione alla pienezza dell’umanità, perché parlare di educazione cattolica equivale a parlare di umano, di umanesimo […] un’educazione inclusiva, un’educazione che faccia posto a tutti e non selezioni in maniera elitaria i destinatari del suo impegno”.
Il Papa ha aggiunto ”Prego il Signore che la scuola cattolica non dia mai per scontato il significato di questo aggettivo! Infatti, essere educatori cattolici fa la differenza. E allora dobbiamo domandarci: quali sono i requisiti per cui una scuola possa dirsi veramente cattolica? […] la scuola cattolica deve trasmettere una cultura integrale, non ideologica. Ma che cosa significa questo concretamente? O ancora, siamo convinti che la scuola cattolica è chiamata a favorire l’armonia delle diversità. Come si può attuare questo in concreto? E’ una sfida tutt’altro che facile. Grazie a Dio ci sono, in Italia e nel mondo, tante esperienze positive che si possono conoscere e condividere.
[…] Non vi sfugga mai l’esigenza di costruire una comunità educante in cui, insieme ai docenti, ai vari operatori e agli studenti, voi genitori possiate essere protagonisti del processo educativo.
Non siate fuori dal mondo, ma vivi, come il lievito nella pasta. L’invito che vi rivolgo è semplice ma audace: sappiate fare la differenza con la qualità formativa. Sappiate trovare modi e vie per non passare inosservati dietro le quinte della società e della cultura. Non destando clamori, non con progetti farciti di retorica. Sappiate distinguervi per la vostra costante attenzione alla persona, in modo speciale agli ultimi, a chi è scartato, rifiutato, dimenticato. Sappiate farvi notare non per la “facciata”, ma per una coerenza educativa radicata nella visione cristiana dell’uomo e della società.
[…] Non svendete mai i valori umani e cristiani di cui siete testimoni nella famiglia, nella scuola, nella società. Date generosamente il vostro contributo perché la scuola cattolica non diventi mai un “ripiego”, o un’alternativa insignificante tra le varie istituzioni formative. Collaborate affinché l’educazione cattolica abbia il volto di quel nuovo umanesimo emerso dal Convegno ecclesiale di Firenze. Impegnatevi affinché le scuole cattoliche siano veramente aperte a tutti”.