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23
NOV
2015

Ain Karem, la grazia del saluto

Questa settimana siamo invitati a recarci “spiritualmente” a Ain Karem, un paese a pochi chilometri da Gerusalemme nel quale si identifica quel “paese sui monti della Giudea” dove vivevano Elisabetta e Zaccaria.

Ad Ain Karem il Santuario della Visitazione ricorda l’incontro tra Maria ed Elisabetta. In quell’incontro la voce di Maria e il suo saluto suscitano la gioia del profeta Giovanni Battista (ancora nel grembo di sua madre), ed Elisabetta si sente piena di Spirito santo e risponde con parole che sono già una professione di fede e che, anche noi, sempre ripetiamo nella preghiera: “Benedetta tu tra le donne! E benedetto il frutto del tuo grembo!”.

Ad Ain Karem, oggi, la presenza dei cristiani si esprime nell’accoglienza dei pellegrini, nella cura dei luoghi santi e in segni di speranza e di carità. Le suore Figlie della Carità (Vincenziane) ad esempio guidano l’Istituto Saint Vincent che si occupa di bambini e adulti con gravi disabilità, che spesso vengono abbandonati proprio per questo. In questo Istituto cristiani, musulmani ed ebrei servono insieme i sofferenti, con infinita tenerezza. Ripensando alla visita di Maria e al suo saluto che suscita la gioia dello Spirito santo, ripensiamo alla grazia che sempre è presente in un saluto. La carità passa dalle cose più piccole.

In questi giorni impegniamoci, allora, a curare il saluto che diamo ai nostri familiari, ai vicini, ai colleghi, e anche alle persone che incontriamo casualmente. Non sottovalutiamo questo semplice gesto che, se viene fatto con cuore sincero e con apertura, vince tanta indifferenza e può cambiare il nostro mondo frettoloso e chiuso.

Don Luca